02/06/24 – Cappon 10 Colli di ciclismo

Il 02/06/24 è il giorno della Festa della Repubblica, ma anche il giorno della Dieci Colli di Bologna “Yellow Edition”, per omaggiare le Grand Départ du Tour de France alla fine di questo mese. Gli organizzatori hanno venduto bene la carta “Yellow Edition”, per il semplice fatto che la prima salita è la Cote Botteghino di Zocca, che sarà presente anche al TdF24. Per noi è comunque un gran onore anche solo la borraccia con il logo TdF. Essendo un podista, per me la Dieci Colli è un esordio assoluto in una competizione ciclistica, poi mai fatti 122 km e tantomeno 2200D+. L’obiettivo era arrivare, possibilmente nel tempo limite (ore 13:15), tutto intero e senza prendere la pioggia. Alla fine ce l’ho fatta !!! La gara parte alle 7:30 dai Giardini Margherita ed è a velocità controllata fino alla Pulce. Credo che a controllare la velocità ci fosse Charles Leclerc, perché siamo partiti subito a cannone, altro che velocità controllata. Primo tratto Val di Zena, Botteghino, Pianoro e fondovalle Savena, fin qui si procedeva a gruppetti (sia lodata la scia), poi salita cronometrata a Loiano di 5km al 7%. Peccato aver piazzato il ristoro 500 mt prima della fine del tratto cronometrato. Io me ne sono fregato del cronometro e mi sono fermato a fare il pieno borraccia. Discesa a Quinzano, S. Benedetto del Querceto, poi la salita Campeggio-Monghidoro 6.5 km al 6.4%, che personalmente adoro, perché non trafficata nemmeno nelle normali domeniche. La discesa da Monghidoro alla fondovalle Savena è lunga, dolce e piacevolissima. L’ultima salita vera e propria è Brento 3 km al 8.2%, ma con punte al 12%, che arriva dopo 90 km e 1500D+  nelle gambe. La fatica inizia a farsi sentire, la cadenza di pedalata non è più quella delle precedenti salite, ma come in ogni salita, alla fine spiana. Poi è tutto un mangia e bevi continuo di salitine e salitelle da 0.5-1.5 km, eccetto il rampino del Diavolo di Monte Donato, brevissimo ma al 17% (mi pare). Per me è stata una sorpresa rendersi conto di quanti volontari richieda il ciclismo per presidiare il percorso. Per quanti volontari ci fossero (pure bravi), qualche incrocio non era presidiato. Chiaramente per esordienti come me, prevedere il percorso Mediofondo, in alternativa al Granfondo sarebbe stato molto gradito, ma purtroppo il percorso era unico. Tanta soddisfazione e il caro amico Davide (ovviamente Passo Capponi) che è andato appositamente ai giardini per vedere il mio arrivo.

Articolo di Gabriele Forni

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